Ora, Pelèr e Balin: i venti termici dell’Alto Garda
Giacomo Milani
Windsurf, bici e parapendio
Angela Trawoeger
Ideatrice, fotografa e content manager
Il vento nasce da uno spostamento d’aria dovuto in gran parte dalla differenza di temperatura, e quindi di pressione, da un luogo all’altro, con un movimento della corrente dalla zona di alta pressione verso quella di bassa pressione.
Come e quando si formano i venti del Garda
Il Garda è un lago montano orientato verso la pianura padana; i suoi due venti principali sono termici, legati cioè al riscaldamento della terra e dell’acqua. Questo significa che i venti gardesani nascono dalla differenza delle condizioni meteorologiche tra monte e valle, nelle quali hanno peso la stabilità o il cambiamento dei momenti termici.
I due venti tipici dell’Alto Garda sono Pelèr e Ora.
Con meteo stabile, il Pelèr soffia la mattina da nord mentre l’Ora arriva da sud in tarda mattinata o pomeriggio, in genere dopo la caduta del vento mattutino. Un temporale estivo durante il giorno può portare a un’inversione dei venti, spesso molto violenta e pericolosa che solitamente fa girare il vento da sud a nord; molto raramente accade il contrario.
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Ogni zona del lago ha i suoi venti particolari, a volte strani, come ben sanno i velisti e i regatanti. Osservando il lago si impara a riconoscere i segnali che annunciano un cambiamento di tempo, o l’arrivo di un vento diverso da quello presente.
Pelèr (vento o vento da nord)
Il re dei venti del Garda, il vento del bel tempo.
Il Pelèr è continuativo e regolare nei mesi estivi; inizia a soffiare di notte, inizialmente a nord e al centro lago per poi stendersi su tutta la superficie con il sorgere del sole.
Il momento di massima potenza del Pelèr arriva quando i raggi del sole illuminano l’acqua della riva ovest.
Il Pelèr dura circa dodici ore ed è solito spegnersi verso le 11:00; quando è particolarmente forte può durare due o tre ore in più e superare i 5 Beaufort di intensità.
Il Pelèr forma piccoli set di onde decisamente più grossi e verticali del normale moto del lago, ottimi trampolini per windsurfer e kiter. Genera molta corrente e onde che dalla profondità portano l’acqua fredda in superficie. Solitamente dopo l’azione del Pelèr l’acqua è limpida, e nel pomeriggio si possono avere marcate correnti di riflusso da sud verso nord.
Ora (vento da sud)
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Il vento del Garda più famoso.
Normalmente l’Ora arriva dopo la fine del Pelèr, tra le 12:00 e le 13:00 circa, e in condizioni meteo regolari soffia fino al tramonto.
L’Ora si forma da molti piccoli venti che si uniscono fra Gargnano e Brenzone; è un vento molto regolare, forte in primavera e inizio estate ma tende ad affievolirsi quando il clima si fa torrido e lo sbalzo termico tra giorno e notte non è più così marcato. Per formarsi con decisione l’Ora ha bisogno di una forte irradiazione solare sull’acqua e sulle catene montuose limitrofe a nord del Garda; per questo quando il cielo si copre di nubi l’Ora cala di intensità o addirittura si ferma.
L’Ora genera un moto leggero e poca corrente. Più ci si sposta a nord e più l’Ora aumenta per l’effetto Venturi causato dalle montagne che fiancheggiano il lago.
La sua forza è molto diversa a seconda delle zone:
- Brenzone: 1/2 Beaufort
- Campione: 3/4 Beaufort
- Malcesine: 2/3 Beaufort
- Navene: 3/4 Beaufort
- Torbole: 4/5 Beaufort
Accorgimento: quando già di mattina c’è vento da sud è molto probabile che arrivi una perturbazione con piovaschi o temporali.
Balin (o Balì, Balinot)
Arriva dal monte Ballino sopra la valle nord-est di Riva. Di solito il Balin si presenta dopo una nevicata o in estate dopo un forte abbassamento della temperatura causato da temporali o acquazzoni.
Il Balin interessa la stessa zona del Pelèr ma la direzione è più da nord-ovest; soffia più forte del Pelèr e raggiunge facilmente forza 6/8 Beaufort, pari cioè a 27/40 nodi. Di solito dura le ore successive alla perturbazione fino alla notte, ma può capitare che continui anche per due o tre giorni ininterrottamente. Questo vento smuove molto le acque del lago e riesce a creare cavalloni di altezza superiore al metro e mezzo.
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Tieni ben presente che questo vento investe all’improvviso le coste del lago con tutta la sua potenza; nel giro di un paio di minuti si può passare dalla calma piatta ad oltre 40 nodi di vento. Guardando verso nord lo si vede chiaramente arrivare: l’acqua inizia a formare molta schiuma, come se bollisse, in corrispondenza del fronte d’aria che scende.
Il Lago di Garda non è mai da sottovalutare.
Le eccezioni confermano la regola, quindi tutte le indicazioni sono senza garanzia.
Buon vento a tutti!