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Windsurf

Windsurf foil al Lago di Garda

Come e dove iniziare con il foil: i consigli di Fabio Calò

  • 07.05.2020
  • Interviste
giacomo-milani
Testo

Giacomo Milani

Windsurf, bici e parapendio

Avevamo parlato di sailing foil al Lago di Garda qualche tempo fa con Heinz Stickl e oggi approfondiamo l’argomento spostandoci sul windsurf con il nostro Fabio Calò.

Per chi ancora non lo conoscesse Fabio è Campione Italiano Wave 2013 e 2015, fa parte del team internazionale Severne; è direttore del Pier Windsurf, caporedattore delle riviste 4Windsurf e 4Sup, web editor di www.4windsurf.it e www.4sup.it ed è anche l’organizzatore di Wave clinic in Sudafrica e Brasile e di Freestyle clinics al Lago di Garda.

Buona lettura.

Ciao Fabio, quando e come hai iniziato con il foil?

Buongiorno a tutti, ho iniziato esattamente il 27 giugno del 2016 grazie alla collaborazione di Werner Glineger, product manager del famoso marchio di tavole da windsurf JP AUSTRALIA. Werner mi aveva invitato a passare a trovarlo in spiaggia a Torbole mentre stava facendo i primi test sul foil e mi ha fatto andare in acqua con la sua tavola, era la mia prima volta sul foil ed è stato subito amore.

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Com’è windsurfare sospesi sopra l’acqua? Raccontaci le tue impressioni.

Sembra letteralmente di volare, si rimane sospesi sopra l’acqua e il silenzio, dovuto alla mancanza di attrito della tavola sull’acqua, è surreale. È una emozione sicuramente da provare!

È difficile? Che livello serve per andare?

Le prime ali di qualche anno fa erano più tecniche e difficili. Ora i foil attuali si sono diversificati notevolmente tra quelli dedicati al freeride e quelli race per le regate. I foil da race sono solo per gli atleti, mentre un foil freeride lo può utilizzare praticamente chiunque sappia almeno planare, sono ora davvero molto facili, stabili e soprattutto sicuri.

È pericoloso o servono delle precauzioni in più?

Fare foil con le ali da freeride non è pericoloso, l’ala rimane sempre a debita distanza dal tuo corpo anche in caso di cadute. Sarebbe meglio usare però sempre un casco di protezione e una muta, anche leggera.

Quanti nodi servono per foilare?

Con la giusta tecnica e un foil con una buona portanza si può iniziare a “volare” con meno di 10 nodi utilizzando una semplice vela da freeride intorno ai 6 mq.

Quali sono le condizioni migliori e dove le troviamo al Lago di Garda?

Le condizioni migliori sono di vento costante e acqua piatta. Per esempio a Navene (Malcesine) con l’Ora le condizioni sono ideali, vento leggero e acqua completamente piatta. Anche al Pier Windsurf le condizioni sono perfette quando il vento non è troppo forte, in questa zona del lago l’acqua rimane ancora abbastanza piatta.
Ovviamente anche Torbole è l’ideale per la pratica del foil, anche se a volte il chop in questa parte del lago è un po’ più impegnativo da gestire.

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Passiamo alle attrezzature. Ci sono diversi tipi di foil o le appendici sono tutte uguali?

Si, come accennavo prima ci sono diverse tipologie di foil, anzi direi che adesso il mercato offre una ampia scelta. La prima cosa da scegliere è se si vuole andare veloci con angoli di bolina e poppa impensabili con il windsurf tradizionale, e quindi scegliere i foil da race. Oppure se ci si vuole godere l’ebrezza del volo in tutta sicurezza e tranquillità con i foil da freeride, meno veloci dei race ma più controllabili e molto facili da far sollevare. C’è poi anche una piccola fetta di mercato dedicata ai foil da freestyle, ovvero per le manovre. Per ogni foil puoi decidere se volerlo in carbonio o in alluminio, inoltre puoi decidere la lunghezza dell’albero, della fusoliera e della superficie dell’ala frontale e posteriore. Insomma puoi letteralmente sbizzarrirti sulle varie combinazioni o semplicemente affidarti a quelli standard proposti dai vari brand, che per i meno esperti è la soluzione migliore!

Che differenza c’è fra una tavola normale e quella da foil?

Per un utilizzo amatoriale del foil puoi utilizzare una qualunque tavola da windsurf dai 100 ai 140 litri e montarci l’ala da foil. Meglio se la tavola è già dotata di attacco Tuttle Box (quello con due viti) per avere una maggiore sicurezza di durata della scassa. Esistono comunque in commercio degli adattatori per poter montare il foil su qualunque tipo di scassa. Per i più esperti ci sono tavole dedicate espressamente al foil. Generalmente quelle da race sono 100% foil oriented, non adatte ad utilizzo con pinna da windsurf; mentre le tavole freeride in commercio attualmente sono quasi tutte “foil ready”, ovvero utilizzabili sia con l’ala che con la pinna tradizionale.

Che tipo di vela serve per il foil?

Anche in questo caso, per un utilizzo amatoriale si possono tranquillamente utilizzare le proprie vele, sia quelle wave che da freestyle o da freeride. Per un range 8-18 nodi sono perfette misure dalla 6.5 alla 4.5.I regatanti o i foiler esperti usano vele da foil dedicate, come le tavole, generalmente con 3 o 4 camber, dal profilo molto stretto e allungato con la spinta spostata in avanti per ottenere il maggior lift possibile.

Come consigli di iniziare a chi vuole avvicinarsi al foil? Con quale attrezzatura?

Sicuramente la prima volta è meglio fare una lezione con un istruttore qualificato come proponiamo al PierWindsurf, perderete molto meno tempo a imparare e soprattutto lo farete in piena sicurezza. Essenziale è utilizzare materiale freeride, assolutamente no quello da race.

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Qual è il futuro del foil al Lago di Garda?

Il Garda si presta perfettamente alla pratica del foil. È possibile per chiunque riscoprire facilmente i lato “touring” del windsurf, per esempio partendo dal Pier Windsurf molte volte porto i miei clienti a prendere un caffè a Torbole per poi tornare, cosa che con il windsurf classico sarebbe molto più complicato e faticoso. Oppure andare quasi fino a Malcesine tornando di poppa sotto la nuova ciclabile di Limone. Ogni anno ci sono sempre più foil in acqua e molti di quelli che lo hanno provato con un corso base sono poi tornati con la propria attrezzatura da foil.

Il foil è una bella e valida alternativa da aggiungere nel nostro radar alle varie possibilità che abbiamo per divertirci in acqua.

Grazie Fabio.

Grazie a te, Giacomo.
Vi aspetto al Pier. 😉

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